martedì 28 gennaio 2014

Bagno di realtà, per me e per tutte voi

Mie care amiche virtuali,
Ho evitato intenzionalmente di collegarmi e di leggere i vostri post. Non prendetela male, ma l'ho fatto per proteggere me stessa.
Il mio percorso, per quanto difficile e doloroso, mi sta veramente dando grandi benefici e mi sono resa conto che il malessere va BEN OLTRE cibo e corpo. Voi, che siete ancora ossessionate dai numeri, dalla bilancia e dai cibi probiti o non proibiti, proteggete voi stesse dal male che alberga in voi, per quanto possa sembrare impronunciabile la sola parola "guarire", perché diciamocelo, il male ce lo siamo "scelto" (inconsciamente) perché dentro ci stiamo bene, perché ci anestetizza, perché ci protegge da qualcosa che non sappiamo affrontare.
Leggere i vostri diari alimentari, le vostre esperienze con il cibo, non mi aiuta, come non aiuta voi. Le nostre comunità virtuali non sono molto distanti dai blog pro-ana. E' facile scrivere di voler guarire, di voler mangiare o del non vomitare, ed è assai gratificante trascrivere il proprio diario alimentare quando si restringe. Come si sente quella persona che legge che magari si è appena abbuffata, perché fisiologicamente non è piu in grado di sostenere la restrizione alimentare?
Male, malissimo. Eppure, il suo male viene svalutato, denigrato, perché un corpo emaciato è l'unico che desta interesse, sospetto e visione da parte del mondo esterno.
Mie care ragazze, devo disilludermi: la vostra restrizione è destinata a fallire. O morirete, o sprofonderete nel binge o nella bulimia. L'ideale anoressico è destinato a svanire e ad allontanarsi sempre di piu. Credetemi, lo so per esperienza. Si arriva ad un certo punto, dopo anni e anni di controllo, che né corpo né mente sostengono lo sforzo. Una restrizione in piu, una restrizione in meno, poco cambia, perché LA RESTRIZIONE PORTA SEMPRE ALL'ECCESSO.

3 commenti:

  1. sai, é incredibile ma é proprio vero..c'era un punto in cui paradossalmente dovevo essere ancora piú brava in questo ma la mia mente non ce la faceva piú letteralmente a pensare a una privazione..
    Mi ricordo che il mio corpo mi diceva che dovevo stare a dieta, ma poi appena pensavo anche solo all'idea di dover pensare alle calorie, a cosa mangiare o non mangiare sentivo tutto il mio essere ribellarsi, come infuriato.
    Allora mangiavo il doppio oppure con una rapiditá disumana o mangiavo quello che mi diceva l'istinto senza pensare a se fosse buono per la mia salute mangiare 3 tavolette di cioccolato al giorno o un kg di pasta. Ormai non me ne fregava piú niente.
    Arrivi a un punto in cui sei estenuata dal continuo controllo mentale. Mi sentivo sotto assedio, posseduta dalla mente.
    Capisco quando parli del ricovero e dal non poter piú leggere cose sulle calorie, sul cibo e sul corpo/peso..Mi sono allontanata da blogger per lo stesso motivo..
    E mi dispiace un po perché sento di aver abbandonato tutte quante. Peró se torno indietro una parte di me rimarrá congelata in questa bolla..
    E c'é sempre qualcosa della mia vita a cui non posso partecipare se una parte di me ritorna a canalizzarsi in un certo assetto mentale, in cui poi mi viene difficile anche accorgermi di esserci rientrata..
    Questo post mi mette davvero gioia, perché vuol dire che sei intenzionata a concentrarti su altro!
    Un abbraccio!

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    1. Sai, hai fatto bene tanto quanto me ad allontanarti da blogger. Dobbiamo prima pensare di costruirci le fondamenta indispensabili per poterci tornare senza esserne influenzate. Non posso sopportare, personalmente, i blog di certe persone (che peraltro abbiamo in comune), che sono ancora nella fase della restrizione e si lamentano di non riuscire ad andar d'accordo con l'idea del prender peso, senza capire che agli altri e a noi stessi non tocca l'argomento, che sono loro stesse ad essere in pericolo. Finché non è consapevoli dei meccanismi sintomatici, è inutile scrivere su un blog allo scopo di farsi aiutare, perché lo scopo non è quello. Lo scopo è diffondere istericamente la propria vittoriosa restrizione. Ma, ripeto, come tu stessa hai dichiarato, il punto del non ritorno arriva per tutte, e a quel punto non ci sarà piu il vittimismo del non esser riuscite a mangiare 1 gr di pane. So che ho un tono molto duro, però ho imparato che ci vuole, perché avallare non migliora la situazione, anzi la trascina nel tempo.
      Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Sai, sto tornando pian piano a blogger con piu consapevolezza, e leggerò solo certi blog, il tuo incluso, perché tu stessa hai la consapevolezza necessaria per potersi confrontare senza condizionare i sintomi altrui.

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  2. Ciao
    Sono Miriam una ragazza di 22 anni studentessa di Psicologia dell'Università degli Studi di Palermo. Ti contatto perché sto provando a fare una tesi sui disturbi alimentare in particolar modo Anoressia e Bulimia però, non volendo ricalcare stereotipi o falsi miti (in quanto sono del parere che per fare ricerca sociale si debba ascoltare chi è dentro le problematiche, non osservarle da fuori e ipotizzare) sto cercando ragazze che mi aiutino a capire meglio. Ho letto il tuo blog mi ha colpita molto e ho deciso di contattarti per sapere se ti andrebbe di aiutarmi attraverso alcune interviste, raccontandomi la tua storia e esprimendo le tue opinioni. Ho già iniziato a intervistare Veggie e Jonny, mi sono state molto d'aiuto e ti sarei tanto grata se potessi aggiungere anche il tuo contributo.
    Ti lascio la mia email: lacrimata_speme@hotmail.it

    Grazie in anticipo per l'attenzione, spero tanto che deciderai di accettare.
    Miriam

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