lunedì 11 novembre 2013

Precipito

Mie care compagne virtuali...
Vi leggo tanto, possibilmente ogni giorno, perché mi date forza e speranza.
Le vostre conquiste, i vostri racconti, le vostre vittorie, anche i piccoli barcollamenti quotidiani...
Sì, mi danno forza, perché mi fanno sentire meno sola.
Lotto contro la quotidianità, ma sto perdendo.
L'euforia dei primi tempi, del cambiamento è scemato del tutto.
Non sto andando a scuola, non sto andando da nessuna parte.
E non c'è nessuno a spalleggiarmi... a salvarmi!
Vorrei tanto che qualcuno suonasse alla porta in questo istante, mi abbracciasse e mi dicesse di vestirmi, perché vuole portarmi fuori a vivere...
Ma non c'è nessuno. Qualunque passo devo farlo da sola. Mi dicono di crescere, di soffrire, di fare ciò che non voglio fare per la riuscita del percorso terapeutico.
Ma non ce la faccio. Dall'adrenalina alla totale depressione.
Forse voglio una sorta di cavaliere. Un cavaliere misterioso che mi invogli alla vita.
Aspetto sempre un miracolo. Sono anni che aspetto un miracolo.
Il miracolo non arriva.
La vita non scorre nelle mie vene, in questi ultimi giorni.
E dovrei affrontare così la maturità?
Ma se non riesco neanche ad uscire di casa
E se non esco a far la spesa, nessuno la fa per me.
Devo gestire una marea di responsabilità, e un percorso, e la scuola.
No, grava tutto, sono stata schiacciata...
Spero che almeno a voi vada bene e che il vostro percorso stia riuscendo.
Bacini.

1 commento:

  1. Dici che vorresti qualcuno che ti abbracciasse e ti portasse fuori a vivere... ma sei solo tu che puoi fare questo per te stessa. C'è una frase, detta da non mi ricordo chi, che afferma: "Nessuno si salva da sola". Ecco, io penso che non ci sia niente di più sbagliato. Gli altri possono dare una mano, ma alla fine della fiera siamo solo noi a poter salvare noi stesse. Perchè possiamo decidere di combattere o di mollare: possiamo scegliere. Ma delle 2 scelte, solo una ha un futuro.
    Ti abbraccio...

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